Microgiardini a Sesto San Giovanni – Via Picardi
Il progetto dell’area di Via Picardi vuole porre l’attenzione sul concetto di barriera e sulla tematica della messa in sicurezza degli spazi pubblici attraverso la loro chiusura e la loro fruizione controllata proponendo una rivisitazione del concetto barriera, aprendo lo spazio pubblico ad una fruizione eterogenea e multifunzionale dove le barriere vengono spogliate dalla loro durezza ed impermeabilità e trasformate in giochi di colori e sensazioni. Nell’area di Via Picardi verranno inseriti diaframmi permeabili realizzati con l’impiego di “fili colorati” in canapa che vogliono ricordare e suggerire la tradizione storica locale delle filande (genius loci).
Inoltre verranno definite aree circolari, in corrispondenza delle proiezioni a terra delle chiome degli alberi, colorate sulla pavimentazione a ricordare la forma rotonda dei gomitoli che individueranno le diverse aree gioco per i più piccoli.
Tali forme sono riprese anche nelle ripartizioni di ripascimento delle aiuole rialzate dove il tema dei fili e della filanda è richiamato dalla scelta della vegetazione utilizzata: la specie crocus il cui nome del genere (Crocus) deriva dal greco Kròkos che significa “filo di tessuto” e si riferisce ai lunghi stigmi ben visibili nella specie più conosciuta e coltivata di questo genere (Crocus sativus).
Nel progetto verrà inserito un campo da bocce, di dimensioni 24mx3m, divisibile all’occorrenza in due campi separati, che sarà gestito dal centro ricreativo “Circolo del Riccio” che assicurerà un presenza costante nell’area, e ne dovrebbe garantire la durabilità.
L’obbiettivo che si vuole raggiungere è quindi quello di rendere l’area maggiormente attrattiva per diverse categorie di persone creando spazi con funzioni diverse che permettano una sana e proficua convivenza. Il connubio tra la multifunzionalità degli spazi e l’eterogeneità dei fruitori è sintetizzato nel titolo del progetto “Filantropia è Sesto San Giovanni”.
Le non barriere, costituite da fili colorati collocati tra le alberature, vogliono essere una provocazione alla convinzione che gli spazi pubblici risultino maggiormente sicuri e gestibili se recintati; la sicurezza viene garantita dalla fruizione dello spazio e dal senso di appartenenza che tale spazio suscita nella cittadinanza: l’eccessiva sicurezza può limitare la libertà.
Le soluzioni progettuali individuate mirano a una gestione sostenibile dell’area nel tempo puntando su una bassa manutenzione e su costi contenuti.
Per la realizzazione del campo da bocce sarà necessario intervenire con la demolizione di una parte del cordolo di contenimento dell’aiuola attualmente presente e con la rimozione di sei sedute che saranno riposizionate in altre zone.
Per realizzare un campo omogeneo e perfettamente lineare sarà inoltre necessario intervenire con uno scavo di sbancamento e successiva formazione della superficie con terra stabilizzata a strati orizzontali che saranno innaffiati e battuti con cilindratura finale.
Le aree circolari colorate saranno realizzate mediante la stesura di vernici antiscivolo a base di resina acrilica all’acqua sulla pavimentazione esistente.
In alcune delle aree circolari adibite al divertimento dei bambini saranno posizionati alcuni giochi.
Le non barriere saranno costituite da cavi di acciaio tensionati tra gli alberi, ai quali saranno collegate corde colorate di canapa , messe in tensione posizionando dei golfari in acciaio zincato vincolati al suolo. Per non apportare ferite alle parti legnose delle alberature i cavi saranno rivestiti da materiale plastico o iuta. I golfari saranno fissati ad un livello inferiore al piano di campagna in maniera da non creare ostacoli per i fruitori.
L’illuminazione notturna sarà integrata da cinque fari a ioduri metallici a basso consumo, fissati al muro perimetrale e orientati dall’alto verso il basso a creare giochi di luci sulla vegetazione e a illuminare tutte le sedute.
L’area sarà dotata di ulteriori porta rifiuti e di dispenser di sacchetti per la raccolta delle deiezioni dei cani.
Per quanto concerne la parte a verde, tutta la vegetazione arborea e arbustiva presente verrà mantenuta, prevedendo alcuni interventi di alleggerimento delle chiome con potature di risanamento eseguite allo scopo di eliminare le parti non più vitali o pericolose delle piante, e rendere maggiormente luminosa l’area.
È necessario migliorare l’aspetto delle superfici orizzontali prevedendo, dove possibile e gestibile, un miglioramento del ripascimento attuale.
In particolare lo spazio in prossimità dei muri sarà inerbito con un tappeto erboso naturale calpestabile, che richiede una bassa manutenzione: nessuna concimazione, nessuna irrigazione o trattamento con prodotti antiparassitari; deve essere sfalciato con poca frequenza.
Si sceglierà un miscuglio che contiene una grande varietà biologica di piante erbacee indigene, perenni e fiorite che conferiscono bellezza particolare durante l’intero periodo di vegetazione.
Composizione
Fiori selvatici: Campanula Glomerata, Campanula Rotundifolia, Carum Carvi, Centaurea Jacea, Chrysanthemum Leuncanthemum, Hieracium Pilosella, Hypochoeris Radicata, Leontodon Autumnalis, Leontodon Hispidus, Lotus Corniculatus, Medicago Lupulina, Plantago Lanceolata, Plantago Media, Primula Elatior, Primula Veris, Prunella Vulgaris, Ranunculus Bulbosus, Salvia Pratensis, Thymus Pulegioides, Trifolium Pratense.
Piante erbacee: Agrostis Capillaris, Cynosurus Cristatus, Festuca Rubra ssp, Lolium Perenne, Poa Pratensis.
Le aiuole sopraelevate saranno suddivise in zone circolari caratterizzate da diverse tipologie di manti: tappeto erboso semplice, tappeto erboso arricchito dalla presenza di crocus e zone pacciamate con ciottoli bianchi. Si utilizzerà un tappeto erboso costituito da miscuglio con trifoglio bianco “MICRO” per superfici a bassa manutenzione che non richiedono concimazione se non minima in fase di impianto. La gestione sarà maggiormente sostenibile in quanto tale tappeto erboso richiede un numero inferiore di tagli e risulta meno sensibile alle malattie; inoltre, avendo un alta resistenza alla siccità, non sarà necessario prevedere l’installazione di un impianto di irrigazione (eventualmente saranno sufficienti irrigazioni di soccorso ad aspersione). Tale miscuglio offre inoltre una miglior copertura del suolo con un colore verde intenso tutto l’anno. La combinazione fitta e sana del trifoglio e delle graminacee impedisce alle malerbe di germinare. Sopporta un taglio molto basso.
Composizione: 35% Lolium perenne (2 varietà); 60% Poa pratensis (2 varietà); 5% trifoglio bianco MICRO, che fornisce l’apporto di azoto nel tappeto erboso e lo rende sano e vigoroso.
Per le parti arricchite da crocus la base è quella del tappeto erboso descritto in precedenza al quale sono aggiunte queste bulbose, facili da coltivare e che fioriranno di anno in anno moltiplicandosi da sole. Per le bulbose è necessario vangare o smuovere il suolo fino ad una profondità pari almeno al quadruplo dell’altezza dei bulbi. I bulbi andranno piantumati alla corretta distanza tale da lasciare lo spazio alla loro propagazione naturale (naturalizzazione) negli anni che ridurrà l’investimento iniziale garantendo un effetto maggiorato nel tempo.
Il primo sfalcio annuale di tale aree andrà effettuato al termine del loro ciclo vegetativo.
Per rendere sostenibile l’intervento di pacciamatura, con ciottoli bianco Carrara di fiume (offre una conservazione illimitata nel tempo) si utilizzerà un sistema a pacciamatura meccanica costituito da un telo monotessuto in poliestere riciclabile (PET) ad altissima qualità di colore chiaro sul quale verranno posizionati gli inerti.
Capacità coprente teorica ( 2-3 strati di ciottoli) con dimensioni 6-8 cm: circa 8-10 per tonnellata.
La zona a terra battuta individuata dal raggruppamento di Prunus cerasifera “nigra” verrà pacciamata con uno strato di ghiaino. Tale scelta offre numerosi vantaggi:
• minimo impiego di superfici cementate e ottimo drenaggio naturale dell’acqua piovana
• tecnica di costruzione semplice, rapida e a basso costo
• esigenze di manutenzione pressoché inesistenti (soprattutto se paragonate al manto erboso)
• materiali naturali – ecologici con una vasta gamma cromatica
• possibilità di apportare qualsiasi cambiamento desiderato, anche in un secondo tempo (per es. piantumazione) e di creare infinite possibilità di abbinamenti con altri materiali (per es. lastre).
AreaNova design group: Marco Di Crescenzo, Beatrice Traspedini, Silvia Cama, Emanuela Cuneo